Quando memoria e prevenzione si incontrano a scuola

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Data: 10/05/2025

Chi ha paura dell'uomo nero 1

Spettacolo teatrale Chi ha paura dell’uomo nero 1

Il dramma di Marcinelle in scena all’Istituto Comprensivo di Tornareccio

Fortemente voluta e realizzata grazie alla collaborazione tra Scuola, Enti, Associazioni, Autorità locali, si è svolta l’8 Maggio, una importante manifestazione nella sede dell’Istituto Scolastico di Tornareccio.

Il focus è stata la rievocazione della drammatica vicenda di Marcinelle (Belgio) dell’8 Agosto 1956, con la morte di 262 minatori, di cui 136 Italiani (moltissimi Abruzzesi) intrappolati nella tristemente nota miniera di carbone Bois du Cazier. La vicenda è stata interpretata con grande coinvolgimento dei presenti, dalla Compagnia teatrale Indaco Giovani, con la rappresentazione dal titolo “Chi ha paura dell’uomo nero?” (produzione di Stefano Francioni).

Destinatari privilegiati di questo importante incontro sono stati gli alunni di tutte le Scuole Secondarie dell’Istituto (Tornareccio, Archi, Perano e Montazzoli), precedentemente preparati dai docenti, e che si sono mostrati attenti fruitori dell’evento.

Ha fatto gli onori di casa la Dirigente scolastica, Prof.ssa Valeria Pacella, che ha accolto i referenti di importanti Associazioni quali Antonio D’Onofrio e Domenico Serafini dell’ANMIL, Palmerino Ricci di “Voci dalla miniera” di Palombaro, Nino Di Pietrantonio dell’Associazione “Minatori vittime di Bois du Cazier”. Sono, inoltre, intervenuti, i Sindaci dei comuni di Tornareccio, Archi, Perano, Bomba e Quadri, il Maresciallo della Stazione dei Carabinieri di Archi, il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Atessa e il Parroco di Tornareccio.

Assieme alla Prof.ssa Lisa Pallante, la Dirigente scolastica ha dato spazio a interessanti e coinvolgenti interventi, ponendo l’accento ancora una volta su temi che sono spesso al centro dell’attenzione a scuola, quali l’emigrazione di ieri e di oggi e il tema della sicurezza sul lavoro.

Prevenire è una delle parole chiave intorno a cui ruotano conoscenza e formazione, come ha ben sottolineato il Capitano dei Carabinieri di Atessa Francesco Giovine: operare “prima” a favore della sicurezza per non “arrivare dopo”.

E, pian piano, la giornata ha raggiunto l’obiettivo di consegnare la memoria di fatti storici così importanti ai ragazzi, per renderli più consapevoli di ciò che è stato e conoscere da vicino una delle vicende più drammatiche dell’emigrazione italiana.

L’evento si è concluso con i toccanti interventi di familiari di vittime sul lavoro che hanno rafforzato conoscenza e consapevolezze e suggellato l’incontro.

Come ha giustamente detto Antonio D’Onofrio (ANMIL) nel suo intervento, ieri la nostra Scuola, in cui 150 ragazzi hanno seguito con attenzione e cura la manifestazione, si è mostrata “Una miniera di valori”.

Giusi Zulli Marcucci